Work life balance e welfare aziendale: il Gruppo Veronesi sceglie lo smart working

La pandemia da Covid-19 degli ultimi due anni ha profondamente influenzato la vita e le abitudini delle persone e mutato i modelli organizzativi tradizionali, favorendo e accelerando il passaggio a diverse e nuove modalità di lavoro. Tra queste lo smart working, un’innovativa modalità di esecuzione del lavoro che affianca quelle già esistenti, basata sulla flessibilità nella sua organizzazione, che ha permesso, durante le fasi più acute della pandemia, di continuare a lavorare assicurando la sicurezza delle persone.

Chiusa la fase emergenziale, il Gruppo Veronesi ha deciso di proseguire in via sperimentale e per un anno con lo smart working per mettere a disposizione delle persone uno strumento di lavoro che favorisce la flessibilità di spazi e tempi. Nasce così la Policy dedicata “Veroneasy working”, attiva dal 1° settembre e dedicata alle persone che operano nelle funzioni aziendali non strettamente legate alle attività produttive.

L’adesione a questa prima fase sperimentale sarà su base volontaria e prevede la possibilità di lavorare due giorni a settimana “in agilità”, da qualsiasi luogo idoneo con gli strumenti forniti dall’azienda, come pc e smartphone, nella tutela dei tempi di riposo e del diritto alla disconnessione. Lo smart working vuole essere quindi un’opportunità importante messa a disposizione delle persone per agevolare la conciliazione dei tempi della vita privata e lavorativa.

Alla base della decisione, la scelta del Gruppo di valorizzare la fiducia nelle persone e la responsabilità di ciascuno nella gestione del lavoro, in un contesto di un maggiore orientamento ai risultati e agli obiettivi fissati.

Il Gruppo Veronesi è il primo gruppo italiano con filiera completa e integrata che parte dalla produzione dei mangimi sino alla trasformazione e distribuzione delle carni e dei salumi della tradizione gastronomica italiana. AIA, Negroni e Veronesi, sono i tre marchi di riferimento presenti sul mercato; con circa 9.000 dipendenti distribuiti in 24 siti produttivi in Italia, il Gruppo Veronesi ha chiuso il 2021 con ricavi netti consolidati pari a 3.3 miliardi di euro, confermandosi tra le principali realtà italiane del settore agroalimentare per fatturato. A questo risultato hanno contribuito le vendite sul mercato italiano e internazionale: l’export Made in Italy dell’azienda raggiunge oltre 70 Paesi e rappresenta il 17% del fatturato totale.